Il manifesto di Incontro democratico

I

Per un Ticino moderno, aperto e democratico

Il Ticino odierno si presenta complessivamente come un cantone economicamente prospero se paragonato a realtà europee confrontabili, con servizi alla popolazione sviluppati, piuttosto ben collegato con le importanti realtà che lo attorniano (Altopiano svizzero e Nord Italia), paesaggisticamente ancora attrattivo, con un livello di sicurezza senz’altro superiore nel confronto continentale. Tuttavia, dietro questa immagine positiva complessiva si celano importanti differenze sociali e territoriali, punte di eccellenza e carenze, e le possibilità di migliorare su molti degli aspetti citati sono ancora rilevanti.

Dal canto suo, la società ticinese si presenta come attraversata da una serie di contraddizioni aperte. Generosa ma al tempo stesso pervasa da un crescente individualismo, antieuropeista ma estremamente aperta agli scambi economici con l’Europa e alle influenze provenienti dall’Italia, piuttosto chiusa verso la popolazione straniera ma al contempo caratterizzata da una quota rilevante di residenti senza cittadinanza svizzera, con una coscienza ambientale tendenzialmente in crescita e al tempo stesso dei problemi nella gestione del territorio anch’essi in crescita, con una voglia di legalità, trasparenza, rispetto per l’interesse pubblico diffusa nelle intenzioni, ma poi spesso non confermata da atti concreti.

In questo contesto, oggettivamente senza dubbio favorevole ma marcato da un certo disorientamento, la politica riesce solo con difficoltà ad uscire da un certo ordinario battibecco per mettere a confronto tesi e argomenti su temi rilevanti, con un influsso sugli orientamenti che prenderà il futuro sviluppo del Cantone.

Per contribuire allo sviluppo di un Ticino moderno, che ribadisca con forza i principi dello stato di diritto, del rispetto dei diritti fondamentali e sociali garantiti dalla Costituzione, della laicità dello stato, del primato della scuola pubblica, di uno sviluppo effettivamente sostenibile, per sostenere il ruolo dello stato come elemento forte di riequilibrio delle disuguaglianze sociali e territoriali e come motore di sviluppo della comunità ticinese, per sostenere la visione di una società aperta, multiculturale e coesa, i sottoscritti si impegnano a far nascere un luogo di dibattito e di confronto, che possa fungere da ponte tra le varie aree politiche e nel contempo raccogliere le esperienze analoghe già in atto in ambiti settoriali ben delimitati.

Questo luogo di dibattito, che chiamiamo “Incontro democratico”, si prefigge di organizzare momenti di riflessione nei quali discutere temi che toccano da vicino i principi fondanti espressi in precedenza, nonché di sostenere tutte le iniziative che mirino a tradurre in scelte ed atti politici concreti questi principi.

Bellinzona, 23 febbraio 2010

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